La ginecomastia è una malattia dell’uomo che provoca un aumento della ghiandola mammaria la quale, invece che essere atrofica, è presente e sviluppa la tipica massa mammaria femminile creando situazioni d’imbarazzo e disagio. Si distinguono due tipi di ginecomastia: a prevalenza ghiandolare, ossia dove l’aumento del volume a livello della mammella è dato soprattutto dalla ghiandola mammaria come nella donna; di origine adiposa quando l’aumento di volume del seno è dovuto al grasso localizzato a livello della mammella stessa.
L’intervento atto a correggere questa problematica è la liposcultura; attraverso delle piccole incisioni, praticate all’altezza del cavo ascellare o del solco sottomammario, si introduce una cannula andando ad aspirare il tessuto adiposo in eccesso. In taluni casi, qualora la componente ghiandolare sia particolarmente evidente, si rende necessario il ricorso ad un’incisione intorno al capezzolo al fine di rimuovere chirurgicamente l’intera ghiandola.
Metodica innovativa che provoca un miglioramento della qualità della pelle, semplicemente prelevando una piccola quantità di sangue e re-iniettando dopo una centrifugazione di qualche minuto, solo il siero contenente una grossa quantità di piastrine. Queste cellule, appena iniettate, liberano una quantità notevoli di fattori di crescita, contenuti nei granuli alfa. Con il passare degli anni diminuisce la capacità della pelle di mantenere l’elasticità e la levigatezza e di trattenere acqua: ciò si traduce in una riduzione della luminosità, della struttura e della compattezza cutanea
Si applica una crema anestetica per alcuni minuti a livello del volto, del collo, del decolté o delle mani, mentre viene eseguito un prelievo di sangue dal braccio di circa 20 ml. Il sangue viene centrifugato per alcuni minuti e mediante un kit vengono attivate le piastrine contenute nel siero, poi iniettato nelle zone interessate.